Michele Cortelazzo. L'alfabetizzazione in Italia

Le Giornate della Lingua Italiana

Nel video Michele Cortelazzo spiega i processi che hanno portato la lingua italiana, a partire dal dopoguerra, a trasformarsi profondamente e ne attribuisce la causa al fatto che sono cambiati i parlanti.

Al momento dell'unità d'Italia si stima che l'itliano fosse parlato dal 2 al 12% degli italiani. Adesso la percentuale di connazionali che si esprimono solo in dialetto o in una lingua di minoranza, è tendente allo zero

Questo vuol dire che nel giro di 150 anni, l'italiano è cambiato ed è diventato una lingua che il professor Cortellazzo definisce normale: può essere utilizzata anche per esprimere emozioni, cosa che un tempo si faceva preferibilmente in dialetto. E il contributo della televisione e della radio?

Io non enfatizzerei troppo la funzione dei mass media, se non da un punto di vista di creazione di un bisogno         

Nel mom​ento in cui la televisione arriva in tutte le case, infatti, nasce il bisogno di condividere la lingua comune che deve tenere conto del fatto che non viene più parlata soltanto dagli intellettuali. Risultato? In alcuni casi l'italiano si è dovuto molto semplificare, in altri si è appiattito, secondo processi anche molto lunghi. Oggi si sta continuando a modificare ma in modo più veloce: la nostra vita è più lunga e questo ci permette di constatare i cambiamenti a breve termine: la lingua che usiamo e che leggiamo non è più quella che ci hanno insegnato sui banchi di scuola.​​​​​​

Michele Cortelazzo (Padova 1952). Professore ordinario di Linguistica italiana (Settore Scientifico-Disciplinare L-FIL-LET/12) nel Dipartimento di Studi linguistici e letterari e Direttore della Scuola Galileiana di Studi Superiori dell'Università di Padova. Docente nella Facoltà di Lettere dell'Università di Fiume (Sveučilište u Rijeci, Filozofski Fakultet). Accademico corrispondente dell'Accademia della Crusca e Presidente dell'Associazione per la storia della lingua italiana (ASLI).
Pubblicazioni: Lingue speciali. La dimensione verticale (Padova, Unipress, 1990), Italiano d'oggi (Padova, Esedra, 2000), I sentieri della lingua. Saggi sugli usi dell'italiano tra passato e presente (a cura di C. Di Benedetto, S. Ondelli, A. Pezzin, S. Tonellotto, V. Ujcich, M. Viale, Padova, Esedra, 2012). Il nucleo fondamentale delle sue ricerche riguarda l′italiano contemporaneo e le lingue speciali (linguaggio medico, linguaggio scientifico, linguaggio giuridico) e la semplificazione del linguaggio amministrativo, politico e istituzionale. In questo campo ha pubblicato nel 2016 il volume Il linguaggio della politica, nella collana L'Italiano. Conoscere e usare una lingua formidabile edita dal Gruppo Editoriale L'Espresso e dalla Accademia della Crusca e ha scritto il capitolo Il linguaggio dei presidenti nel volume Presidenti della Repubblica. Il Capo dello Stato e il Quirinale nella storia della democrazia italiana, a cura di Sabino Cassese, Giuseppe Galasso, Alberto Melloni (Bologna, Il Mulino, 2018).