Umberto Galimberti. L'uomo nell'età della tecnica

La tecnica da strumento a soggetto della storia 

In questa puntata Umberto Galimberti parla della tecnica, che da strumento nelle mani dell’uomo è diventata il soggetto della storia. La tecnica governa il mondo e l’uomo è ridotto a funzionario dei suoi apparati. La struttura della tecnica è la forma più alta di razionalità mai raggiunta dall’uomo: ottenere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi, i suoi valori sono efficienza e produttività e tutto quello che l’uomo è di irrazionale, come l’amore, l’immaginazione, il sogno, finisce per essere messo fuori dalla storia.

Ad una tecnica diventata padrona del mondo non possiamo contrapporre né l’etica né la politica, in quanto l’etica e la politica non possono chiedere alla tecnica, che può, di non fare ciò che può, dato che non si è mai visto nella storia che uno non fa quello che può fare.  
L’etica quindi diventa patetica nei confronti della tecnica. 

Inoltre l’etica sta rovinando anche il mondo dal punto di vista ecologico e l’etica che è un’etica umanistica, che non si è mai fatta carico degli enti di natura, ma si è limitata a contenere i conflitti umani, non è riuscita a fare niente per impedirlo. Servirebbe un’etica ecologica, che però dovrebbe essere interiorizzata dalla psiche per poter funzionare.

La prospettiva per il futuro non è ottimistica, gli uomini verranno trattati come cose, più o meno funzionali agli apparati che li governano e si troveranno a compiere le azioni prescritte dagli apparati. 

Umberto Galimberti è professore emerito di Filosofia della storia presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Esperto di Karl Jaspers, si è occupato dei legami tra psicopatologia e filosofia, dei limiti della psicoanalisi e di pratica filosofica. Fissando il proprio sguardo sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica e dedicando studi al disagio giovanile nell’età del nichilismo. Collabora con “la Repubblica” ed è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico. Tra le sue opere recenti: La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla consulenza filosofica (Milano 2006); L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (Milano 2007); I miti del nostro tempo (Milano 2009); Eros e psiche (Milano 2012); Giovane, hai paura? (Venezia 2014); La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (Milano 2018); Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (Milano 2018); Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi (a cura di, Milano 2019); L’età della tecnica e la fine della storia (Nocera inferiore SA 2021); Il libro delle emozioni (Milano 2021). L’editore Feltrinelli pubblica l’edizione delle sue Opere.