Massimo Capaccioli. Leonardo da Vinci
La costruzione di un personaggio
Leonardo, secondo Capaccioli, è prima di tutto scienziato, inventore di macchine straordinarie e poi pittore. Ha disegnato decine e decine di marchingegni, che non ha poi però realizzato e in questo non è molto diverso da altri ingegneri del Rinascimento, come quelli senesi, che avevano immaginato la bicicletta e una primitiva automobile, ma a differenza di questi è riuscito a costruire un personaggio, un po’ come ha fatto Albert Einstein nel XX secolo, che è molto più noto al grande pubblico per esempio di Werner Heisenberg, che è stato uno scienziato non meno importante.Un uomo che nasce in un periodo in cui avvengono fatti straordinari come, da una parte, la caduta dell’Impero Romano d’Oriente, la scoperta dell’America e la signoria di Lorenzo il Magnifico a Firenze e, dall’altra, la rivoluzione copernicana, che segna l’inizio della scienza moderna, superando la tradizione aristotelico-tomista.
Leonardo osserva il volo degli uccelli e lo riproduce con la sua abilità di disegnatore, si occupa di moto perpetuo, la cui ricerca solo oggi sappiamo che è impossibile, ma siamo comunque di fronte ai rudimenti della gravità e del principio di inerzia.
È un uomo che ha capacità di intuizione straordinarie, che riesce a fare disegni di perfetta leggibilità relativamente a macchinari complicatissimi e che ha una grande stima di sé. Un grande umanista, che per la vastità dei campi del sapere umano di cui si è occupato non riesce a primeggiare in nessuno di essi.
Massimo Capaccioli è professore emerito di Astronomia presso l’Università Federico II di Napoli. Dal 2010 professore onorario dell’Università di Mosca Lomonosov e direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte. Ha tenuto centinaia di conferenze di divulgazione scientifica per il grande pubblico anche all’estero, e lezioni presso scuole di perfezionamento e seminari di approfondimento. Si è occupato di struttura, dinamica ed evoluzione dei sistemi stellari, di scala delle distanze cosmiche, di cosmologia osservativa. Tra i suoi risultati principali si annovera la scoperta delle proprietà dinamiche delle galassie sferoidali (definita nell’ambiente “una rivoluzione”). Tra le sue più recenti pubblicazioni: L’Astronomia a Napoli dal Settecento ai giorni nostri. Storia di un’altra occasione perduta (Guida Editore, 2009), (with Longo, G.; Olostro Cirella, E.); The physics of galaxies - Lecture Notes (Federica - Naples University, 2011) – (ebook); La misura del cielo, ovvero le disavventure di un astronomo napoletano, I Blu ( Springer Italia, 2012) (with S. Galano).