La fine della civiltà. L'Anticristo che è in noi

Ilario Bertoletti racconta l'ultimo Croce

Nel video Ilario Bertoletti, curatore del volume La fine della civiltà. L'Anticristo che è in noi, parla dei quattro saggi, scritti tra il 1946 e il 1952 da Benedetto Croce, che ha pubblicato con Morcelliana nel 2022. 

 

L’idea di pubblicare questo libro nacque più di vent’anni fa con il professor Giovanni Moretto, filosofo della religione, allievo di Alberto Caracciolo, che era stato titolare della prima cattedra di filosofia della religione in Italia negli anni Sessanta. Caracciolo aveva scritto un libro fondamentale sull’estetica e la religione di Benedetto Croce, che è alle origini della riscoperta di Croce nella seconda metà del Novecento dopo un lungo ostracismo, nel quale si soffermava sulle novità dell’ultimo Croce in merito alla religione e alle questioni di teodicea, ossia del male.

Bertoletti e Moretto pensarono allora di raccogliere in un volume i saggi più interessanti dal punto di vista della filosofia della religione dell’ultimo Croce, ma la pubblicazione si fermò per la scomparsa di Moretto. Nel 2022 il volume è stato finalmente pubblicato in occasione del Settantesimo anniversario della morte di Croce ed è stato dedicato alla memoria di Giovanni Moretto.
Questi scritti ci mostrano l’ultimo Croce che, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, ritorna a riflettere su Hegel, un pensatore che aveva demitizzato radicalmente in tutte le opere precedenti, secolarizzandone ogni aspetto teologico e mitologico.

La catastrofe del conflitto mondiale aveva mostrato che il male è qualcosa che persiste nella storia e che ci costringe a reinterrogarci sui fondamenti della filosofia. Croce fa ricorso per la prima volta negli ultimi anni della sua vita a concetti religiosi e mitologici, a teologumena. 

L’antefatto filosofico sotteso a questo è la trasformazione della categoria dell’utile in quella della vitalità, che è il riconoscimento dell’immane potenza del negativo nella vita e nella storia.   
Se nel Perché non possiamo non dirci “cristiani” non compare la figura di Cristo e il cristianesimo è ridotto a religione morale, a codice morale dell’occidente, dal 1942 al 1946 la riflessione di Croce sul cristianesimo ha un’accelerazione drammatica.  


Ilario Bertoletti è direttore editoriale  di Morcelliana-Schole’. Insegna Editoria all’Università Cattolica di Brescia.  Tra le sue ultime pubblicazioni: ‘Idealtipi dell’ateismo. Saggio di filosofia della religione’ (Ets). ‘Cattolicesimi italiani. Conservatore, liberale, democratico’ (Morcelliana-Schole’). Ha curato la traduzione di scritti, tra gli altri, di Ricoeur.