Andrea Venanzoni. La tirannia dell'emergenza

Come muore la libertà 

Nel video Andrea Venanzoni parla del suo saggio La tirannia dell'emergenza, pubblicato nel 2023 da Liberilibri. 

Le emergenze sono sempre state il pretesto per erodere le garanzie della libertà.
F. A. von Hayek, Il sistema politico di un popolo libero

Il virus dell’emergenza è esploso, occupando ogni ambito, ogni interstizio, ogni snodo, penetrando come una mefitica nebbiolina nelle case e nei palazzi del potere, nelle menti e nei cuori: non c’è luce in questo abisso, dove la libertà è ormai considerata un intralcio, un inutile orpello e dove a contare sono solo il lezzo acre della burocrazia, dei cavilli, dei regolamenti e le parole spesso contraddittorie della scienza sanitaria, politica, di pubblica sicurezza o ambientale, elevate a totem indubitabile, dogma di una società che ha eretto a proprio mito fondante lo sguardo torvo del Grande Inquisitore di Dostoevskij.
Andrea Venanzoni 

Non può quindi sorprendere dover rilevare come durante lo scatenarsi di un’emergenza, tutte le voci, anche quelle artificialmente dissonanti, concorderanno nel richiedere giri di vite contro le espressioni davvero libere, slegate da logiche pubbliche o di controllo sociale, descritte come pericolose falle nella tenuta del muro edificato per contenere il rischio. Paradigmatica l’idiosincrasia nutrita dal potere pubblico e dagli intellettuali più sensibili alla ragion di Stato per un internet davvero libero, anonimo, genuinamente plurale.
Andrea Venanzoni 

La morte è stata trasformata nella più radicale e potente tra tutte le emergenze. O peggio ancora: la risultante di qualunque emergenza non affrontata dalle istituzioni con il giusto maglio di ferro.
Andrea Venanzoni 

La falsificazione del reale è un dato saliente di qualunque emergenza, in cui cessa di importare il nesso tra cause ed effetti e viene in rilievo soltanto la diffusa percezione di un rischio. La sospensione del dubbio e del senso critico viene resa possibile dalla totemica e dogmatica figura della morte, da un oceano, di retorica che attinge al linguaggio del dolore e della metafisica della profilassi. Non diversamente opera la retorica, simbolicamente potentissima, dell’Antropocene e del cambiamento climatico: immaginare un’era geologica in cui il fattore umano si renda talmente dirompente e centrale da poter modificare l’ecosistema e le sue caratterizzazioni vitali, implica considerare l’uomo stesso come un potenziale virus. Focalizzando l’angolazione prospettica e lo sguardo di insieme dal punto di vista dell’ambiente e della natura, incisi dalle invenzioni dell’uomo, l’ecologismo radi cale ossessionato dal cambiamento climatico. 
Andrea Venanzoni 



Andrea Venanzoni è nato a Roma, il 21 giugno 1976. Dottore di ricerca in diritto pubblico presso l’Università degli studi ‘Roma Tre’, ove collabora con le cattedre di diritto costituzionale, è consulente legale, specializzato in profili giuridici della società digitale e saggista. Scrive su Il Foglio, Libero, Il Riformista. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi ‘Il trono oscuro – magia, potere e tecnologia nel mondo contemporaneo’ (LUISS University Press, 2022) e ‘La tirannia dell’emergenza’ (Liberilibri, 2023).