Dino Campana, Al diavolo con le mie gambe
Epistolario a cura di Chiara De Domenico
Al diavolo con le mie gambe è una raccolta di lettere di Dino Campana curata da Chiara Di Domenico che si rifà all’edizione completa dell’epistolario del poeta di Marradi, pubblicato nel 2011 da Polistampa. Da queste lettere, che coprono un arco di tempo che va dal 1913 al 1927, si delinea un ritratto di Dino Campana che ha atteggiamenti altalenanti verso il potere letterario dell’epoca. Nelle lettere a Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici infatti Campana alterna invettive a richieste di collaborazione. È un incontro-scontro tra un gruppo di intellettuali all’apice del successo e un poeta chiuso nella sua solitudine e nei suoi vestiti da montanaro che desidera ardentemente pubblicare i Canti orfici. In una lettera presente nella raccolta scrive a Giuseppe Prezzolini:
Nessuno mi vuole stampare e io ho bisogno di essere stampato: per provarmi che esisto - Dino Campana
Dino Campana nasce il 20 agosto 1885 a Marradi vicino Firenze. Nel 1913 consegna il manoscritto dei Canti orfici ad Ardengo Soffici e Giovanni Papini. Ma il manoscritto si perde e Dino Campana riscrive interamente i Canti che vengono stampati, a sue spese, nel 1914. Ha una relazione tumultuosa con la scrittrice Sibilla Aleramo e nel 1918 viene definitivamente rinchiuso nel manicomio di Castel Pulci. Muore a Scandicci il 1 marzo 1932.