Francesco Petrarca, storia di un' anima

Il primo Petrarca secondo Guido Davico Bonino

In questo filmato il critico letterario storico Guido Davico Bonino si sofferma sulle tappe più significative della prima parte della vita di Francesco Petrarca, dalla nascita nel 1304 fino al 1337. Figlio di un esule fiorentino, Petrarca si forma ad Avignone, dove nel 1327, nella chiesa di Santa Chiara in occasione del venerdì santo, incontra per la prima volta Laura, che ispirerà molte tra le sue liriche più celebri. Nel 1330 Petrarca diviene cappellano di famiglia del cardinale Colonna e da allora viaggia per l'Europa. Nel 1337 sosta a Roma. Dal 1335 fino alla morte, avvenuta nel 1374, il poeta lavora al Canzoniere (366 liriche: 317 sonetti, 29 canzoni, 7 ballate, 4 madrigali) di cui, fino ad oggi, sono state individuate nove redazioni. La raccolta, che ironicamente Petrarca chiama Rerum vulgarium fragmenta, ovvero nugae, cose di poco conto, descrive la storia di un'anima, più che quella di un amore, un itinerario poetico e spirituale che tocca, con i Canti di Leopardi, il vertice della lirica italiana. Giancarlo Dettori legge i sonetti: "Voi ch`ascoltate in rime sparse il suono", "Solo e pensoso i più deserti campi", "Benedetto sia il giorno, il mese, l`anno", "Erano i capei d`oro a l`aura sparsi" e la canzone "Chiare, fresche e dolci acque".

Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ’l core
in sul mio primo giovenile errore
quand’era in parte altr’uom da quel ch’i’ sono,

del vario stile in ch’io piango et ragiono5
fra le vane speranze e ’l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.

Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente10
di me medesmo meco mi vergogno;

et del mio vaneggiar vergogna è ’l frutto,
e ’l pentersi, e ’l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.


Francesco Petrarca nasce il 20 luglio 1304 ad Arezzo da Ser Petracco, notaio esule da Firenze della fazione dei Bianchi. Segue la sua famiglia in Provenza, a Carpentras vicino ad Avignone poi viene mandato a studiare legge prima a Montpellier poi a Bologna. Finiti gli studi, si dedica alla sua passione per la letteratura. Lavora alla corte del cardinale Giovanni Colonna, di Giovanni Visconti e diviene ambasciatore del Papa a Napoli. Viaggia molto tra Francia, Germania, Fiandra e Roma; in Campidoglio viene incoronato poeta il giorno 8 aprile del 1341. Nel 1327 incontra per la prima volta Laura, probabilmente Laura De Noves. La sua opera più famosa è il Canzoniere, che raccoglie 366 sonetti e poesie. Scrive inoltre diversi poemi, sia storici che letterari, in latino e in volgare fino alla sua morte avvenuta ad Arquà sui Colli Euganei, il 9 luglio 1374 all'età di settant'anni.