Hanif Kureishi, Uno zero
Una storia d'amore e disperazione
In Uno zero (traduzione di Davide Tortorella, Bompiani) Hanif Kureishi si proietta nel corpo e nello spirito di Waldo, un regista inglese ottantenne semiparalizzato. Waldo si sta godendo una vita finalmente pacificata in compagnia di Zee, l’amatissima moglie indiana di vent’anni più giovane, quando questa s’incapriccia di Eddie, un critico cinematografico che circola per casa loro. Waldo sa che Eddie è uno squallido parassita e non ha nessuna voglia di dividere Zee con lui. Lo scontro tra i due sembra impari, perché Waldo è sulla sedia a rotelle, dipende in tutto da chi lo circonda, e non se la sente di far soffrire Zee, ma mai sottovalutare il potere dell’immaginazione di cui il protagonista di Kureishi è abbondantemente dotato. Uno zero è uno sguardo spiritosamente cupo su un ambiente intellettuale infestato da presenze moleste e insieme un omaggio al cinema americano delle origini. Con Hanif Kureishi al Salone del Libro di Torino abbiamo parlato di questo libro e del suo modo di intendere la televisione e la letteratura.
Sono curioso di vedere che piega prenderà questa nuova frenesia. Sta giocando con me. Scherza col fuoco. Quando mi provocano divento una belva. Si è lasciato accecare dalla passione.Non sua più il cervello ma io sì. E sono in vatnaggio di parecchie mosse... per ora.
Hanif Kureishi è nato a Londra da padre pakistano e da madre inglese, ha studiato filosofia al King's College di Londra. È romanziere, drammaturgo, sceneggiatore (e regista per London Kills Me). Ha scritto le sceneggiature per i film di Stephen Frears My Beautiful Laundrette (1985) e Sammie e Rosie vanno a letto (1987), e per The Mother (2003), Venus (2006) e Le Week-End (2013) di Roger Michell. Dal romanzo Nell'intimità (Bompiani, 2000), Patrice Chéreau ha tratto il film vincitore al Festival di Berlino 2001, Intimacy. Bompiani ha pubblicato inoltre Il Budda delle periferie (1990), Il dono di Gabriel (2002), Il corpo (2003), Il mio orecchio sul suo cuore (2004), Ho qualcosa da dirti (2008), L'ultima parola (2013), Le Week-end (2014) e gli interventi politici Otto braccia per abbracciarti (2002) e La parola e la bomba (2006).