Il continente interiore di Carlo Ossola

I "luoghi dell'anima" secondo il critico letterario

52 stazioni di sosta e di lettura (una per ogni settimana dell’anno) per indagare attraverso gli strumenti della mistica, della filosofia, della poesia e della letteratura il luogo non più segreto dell'Io. S'intitola Il continente interiore (Marsilio) il libro-breviario con cui Carlo Ossola, esperto autorevole di letteratura e poesia italiana del Novecento e direttore dell’Istituto di Studi Italiani di Lugano, invita il lettore a esplorare la sua spiritualità. Una galleria di ritratti, elogi, meditazioni, simboli, parabole, paradossi e "luoghi dell'anima". Da Bartleby a Geppetto, dalla Bibbia a Sant'Agostino, da Volterra a Gerusalemme.

Il nostro tempo ci ha privato di molti degli accessi al continente interiore: questo libro vorrebbe restituirne qualcuno, seguendo un’ antica via, aperta da Sant’Agostino, collaudata dagli Esercizi spirituali di Ignacio de Loyola, ove si chiede incessantemente di creare, nel teatro dell’anima, la composizione visiva del luogo - Carlo Ossola

Nell'intervista di Rai Letteratura emergono i grandi temi del rigore, del perdono e del potere, esaminati attraverso la figura di Dag Hammarskjöld, diplomatico svedese, economista, scrittore, più volte segretario generale delle Nazioni Unite e premio Nobel per la pace, morto nel 1961 a causa di un incidente aereo occorsogli in Africa meridionale durante una missione di pace.

Carlo Ossola, nato a Torino nel 1946 è critico letterario e professore di Letteratura italiana nelle università di Ginevra (1976-82), di Padova (1982-88) e di Torino (1988-1999). Dal 2000 è professore al Collège de France, Parigi, cattedra di Letterature moderne dell´Europa neolatina. Codirettore delle riviste Lettere Italiane e Rivista di Storia e Letteratura Religiosa; socio dell´Accademia dei Lincei dal 1995; membro del Consiglio Scientifico dell´Istituto dell´Enciclopedia Italiana.
Dal 2007 Carlo Ossola è direttore dell´Istituto di studi italiani dell´USI, dove insegna Letteratura del Rinascimento e Barocco e coordina il dottorato. Autore di saggi in cui all´acume del filologo si uniscono le competenze del comparatista e dello storico delle idee, si è occupato in particolare della cultura rinascimentale e della civiltà delle corti in Europa: Autunno del Rinascimento: "Idea del tempio dell´arte" nell´ultimo Cinquecento, 1971; Dal "Cortegiano" all´"Uomo di mondo": storia di un libro e di un modello sociale, 1987, ampliato nell´edizione francese: Miroirs sans visage. Du courtisan à l´homme de la rue, 1997. Alla topica dei testi e delle idee, ai confini dello spazio letterario e delle figure che lo interpretano sono dedicati Figurato e rimosso: icone e interni del testo, 1988; e L´Avenir de nos origines. Le copiste et le prophète, 2004. Nei suoi studi sugli autori contemporanei un posto di spicco spetta a Ungaretti: la monografia Giuseppe Ungaretti, 1975; l´edizione commentata, secondo il testo del 1916, de Il Porto Sepolto, 1981; la ripubblicazione de Il povero nella città (1993), un libro di prose poetiche apparso nel 1949; e di un volume di rari: Filosofia fantastica. Prose di meditazione e d´intervento (1926-1929), 1997, il nuovo «Meridiano» delle Poesie complete, 2009. Ha curato l´edizione di inediti e rari di Juan de Valdés, E. Tesauro, J.-B. Bossuet, A. Rossi, C. Cantù, W. Deonna, R. Caillois, M. Olivetti, M. de Certeau, R. Barthes, D. Hammarskjöld, con particolare attenzione alla civiltà barocca: L´anima in barocco: testi del Seicento italiano, 1995; Le antiche memorie del nulla, 1997 e 2007. Ha diretto per vent´anni i corsi di Alta Cultura della Fondazione Giorgio Cini, pubblicando, con Vittore Branca, volumi di ampio respiro culturale. Ha dedicato approfonditi studi alla tradizione delle istituzioni letterarie nella scuola: Brano a brano. L´antologia di italiano nella scuola media inferiore, 1978, e con P. M. Bertinetto: La pratica della scrittura: costruzione e analisi del testo poetico, 1976, e Insegnare stanca, 1982. Ha diretto, con Cesare Segre, l´Antologia della poesia italiana (3 vol., 1997-99) per la "Pléiade" Einaudi-Gallimard.