Scrittori per un anno: Roberto Andò
La vita, le opere, il pensiero
Roberto Andò, per il programma Scrittori per un anno, si sofferma non solo sul suo primo romanzo Il trono vuoto, che affronta un tema attuale come l’inadeguatezza del potere, ma ripercorre le tappe principali della propria carriera artistica accanto a grandi personaggi del teatro e del cinema italiano e internazionale. Regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore e scrittore, Roberto Andò sin da giovanissimo può vantare la collaborazione con mostri sacri del cinema come Francesco Rosi - il suo primo maestro - Federico Fellini, Michael Cimino e Francis Ford Coppola. Fondamentale l’amicizia con Leonardo Sciascia, che lo spinge a scrivere e lo introduce nel settore delle collaborazioni giornalistiche.
In Sicilia l’atto di fondazione della scrittura è in un certo senso percepito come un atto di delazione. Credo che questo sia molto importante, perché dà una responsabilità alla parola, riconosce alla parola un prestigio e un pericolo. E questo per me è, in fondo, il motivo per cui mi piace scrivere, perché la parola ha un prestigio - Roberto Andò
Roberto Andò nasce a Palermo l'11 gennaio 1959. Il suo esordio nella regia avviene a teatro nel 1986, con uno spettacolo tratto da un testo inedito affidatogli da Italo Calvino, La foresta-radice-labirinto. Dal 1990 al 1995 dirige le Orestiadi di Gibellina e dal 1995 al 2000 il Festival sul Novecento di Palermo. Sempre nel 1995 presenta alla Mostra del cinema di Venezia il suo primo lungometraggio, Diario senza date, che mescola saggio, documentario e finzione per raccontare la sua città, Palermo. Nel 1999 realizza il film Il Manoscritto del Principe, prodotto da Giuseppe Tornatore, che riscuote un notevole apprezzamento da parte della critica internazionale. Nel 2001 mette in scena a Palermo La stanza e Anniversario di Harold Pinter. Del 2004 il film Sotto falso nome a cui segue, nel 2006, Viaggio segreto, ispirato al romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart. Nel 2012 riscuote un grande successo di critica e di pubblico con il romanzo Il trono vuoto, vincitore del Premio Campiello Opera Prima.