Ferdinando Camon

La vita, le opere, il pensiero

Lo scrittore Ferdinando Camon ripercorre per il programma di Rai Cultura Scrittori per un anno le tappe più importanti della sua scrittura, soffermandosi in particolare sulle opere Il Quinto stato, La vita eterna, Un altare per la madre, Mai visti sole e luna, La mia stirpe.

Avendo cominciato a narrare una civiltà che io credevo eterna e che invece stava morendo e morì, questo trauma  mi ha portato poi a sentire con particolare potenza tutto ciò che muore, che si perde, che fallisce. Il che non vuol dire che io non mi accorga che nel mio tempo c’è anche un progresso, una parte positiva, ma io sono nato nell’altra parte, nella parte che perde, che viene sconfitta, che va verso la sparizione. Sono un narratore parziale, sento ciò che va perduto.

Ferdinando Camon è critico, narratore e poeta. La sua prima opera narrativa, Il Quinto stato, uscita in Italia nel 1970, ha avuto l’appassionata prefazione di Pier Paolo Pasolini. Ha pubblicato  poi i seguenti romanzi: La vita eterna (1972), Un altare per la madre (1978), Occidente (1975), La malattia chiamata uomo(1981), Storia di Sirio (1984), La donna dei fili (1986), Il canto delle balene(1989), Il Super-Baby (1991), La Terra è di tutti (1996), La cavallina, la ragazza e il diavolo(2004), Mai visti sole e luna (1994), La mia stirpe (2011). I suoi numerosi interventi critici sono raccolti nei saggi: Il mestiere di poeta (1965), Il mestiere di scrittore(1973), Letteratura e classi subalterne (1974), I miei personaggi mi scrivono (1987), Conversazione con Primo Levi (1991), Tenebre su tenebre (2006), Figli perduti. La droga discussa con i ragazzi (2009). Si è dedicato alla poesia in Liberare l’animale (1973) e Dal silenzio delle campagne (1998). Collabora con le maggiori testate giornalistiche italiane e internazionali, tra le quali La Stampa e Le Monde. È tradotto in ventidue paesi.

 

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