Giancarlo Pontiggia, Stazioni
Trentuno dialoghi in versi
Stazioni (Nuova Editrice Magenta, Milano 2011) di Giancarlo Pontiggia si compone di trentuno dialoghi destinati al teatro e pensati liricamente. Emerge nelle citazioni indirette la passione per la classicità già cantata in poesia nelle opere precedenti: il riferimento più lucente a cui si volge è il film La via lattea del 1969 diretto da Luis Buñuel, che racconta la vicenda di vagabondi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, i quali dialogano di un altrove dopo l'esistenza. Matteo Bianchi:
I clochard di Pontiggia, diversamente da quelli di Beckett (emarginati dagli schemi sociali), sono ancorati ad una speranza di senso. Si esprimono per mezzo di un linguaggio affilato e argomentante, fanno ricorso al latino, e si possono paragonare ai filosofi cinici dell'Antichità; possiedono una dimensione intellettuale autentica, terrestre, estranea a coloro che, ben vestiti, sono nati e cresciuti nei salotti della Città.
Giancarlo Pontiggia è nato a Seregno, in provincia di Milano, nel 1952. Ha studiato Lettere all’Università degli Studi di Milano, laureandosi sulla poesia di Attilio Bertolucci. Ha insegnato al liceo. Dal francese ha tradotto Bonnefoy, Céline, Mallarmé, Sade, Supervielle, Valéry, e dalle lingue classiche di Rutilio Namaziano, Pindaro, Sallustio. Ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche: Con parole remote (Guanda 1998), Bosco del tempo (Guanda 2005) – entrambe riedite nel volume complessivo Origini (Interlinea 2015) e Il moto delle cose (Mondadori 2017). Per il teatro ha scritto Stazioni (Magenta 2010) e Ades. Tetralogia del sottosuolo (Neos 2017). Saggi di poetica e riflessioni sulla letteratura si trovano nei volumi Contro il Romanticismo (Medusa 2002), Lo stadio di Nemea (Moretti&Vitali 2013), Undici dialoghi sulla poesia (La Vita Felice 2014).