Resilienza

Le parole dei nostri giorni - Valeria Della Valle

Ecco una parola particolarmente adatta a questo periodo. La resilienza, infatti, è la capacità di una persona ad affrontare le avversità e a superarle. Si tratta, però, di una parola relativamente recente, la cui diffusione è nata alla fine dell’Ottocento, nel campo della fisica e dell’ingegneria, per indicare la capacità di un materiale di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi. La resilienza in fisica è la capacità di un metallo di resistere ad un urto.

Da questo campo la parola è passata alla psicologia, in cui ha indicato la capacità di reagire a traumi e difficoltà, recuperando l’equilibrio psicologico attraverso la mobilitazione delle risorse interiori e la riorganizzazione in chiave positiva della struttura della personalità.

Come è successo per molti altri termini, per esempio rimuovere, subconscio ecc., anche resilienza è passato dal linguaggio della psicologia in altri ambiti: in ecologia, in economia, in informatica, e soprattutto nel linguaggio comune, per indicare un tipo di atteggiamento, di capacità di adattamento di cui c’è bisogno sempre, ma in particolar modo nelle situazioni di pericolo, di crisi, e, come nella situazione attuale, di epidemie. Da dove è nata questa parola? Dall’aggettivo resiliente, che a sua volta era derivato dal latino resiliens, participio presente del verbo resilire, che significava ‘rimbalzare’. Non sarà un caso che a usare resiliente sia stato Primo Levi, in Se non ora, quando?, libro del 1982. Anche per noi è venuto il momento della resilienza.



Valeria Della Valle, già professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma, ha pubblicato saggi sugli antichi testi toscani, sulla storia della lessicografia, sulla terminologia dell’arte, sulla lingua della narrativa contemporanea, sui neologismi. Socia corrispondente dell’Accademia della Crusca e socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia, è autrice, con Giuseppe Patota, di 14  libri  di divulgazione sulla  lingua italiana (ultimo della serie, La nostra lingua italiana, 2019). Nel 2008 ha diretto Il Vocabolario Treccani (5 volumi) e, con Giovanni Adamo, Neologismi. Parole nuove dai giornali, editi dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Nel 2014 ha scritto il soggetto  di Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà. Nel 2018 ha diretto con Giuseppe Patota Il nuovo Treccani  e con Giovanni Adamo Neologismi. Parole nuove dalla stampa (2008-2018). Per Rai Cultura ha partecipato al programma “Storie della letteratura. Speciale per Dante”, andato in onda nel 2015 per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri e ritrasmesso dal 23 al 25 marzo 2020 da Rai 5 in occasione del Dantedì.