Roberto Carnero, Insegnare letteratura alla generazione Z

Incontro con Piero Dorfles

Gian Mario Villalta introduce l'incontro tra Roberto Carnero e Piero Dorfles a Pordenonelegge sull'insegnamento della letteratura ai ragazzi. Il mondo negli ultimi quindici anni si è trasformato, siamo in una situazione di interconnessione ma lo studio della letteratura non si è evoluto. Libri nati per il diletto dei lettori sono diventati nel corso dei secoli oggetto di studio. Come si fa a rivitalizzare i testi, a far sì che tornino a parlare a chi li affronta per la prima volta? Premesso che il bravo docente di letteratura è una persona che ama i libri, Roberto Carnero nel suo Il bel viaggio, Insegnare letteratura alla generazione Z, pubblicato da Bompiani, passa in rassegna le principali problematiche legate all’insegnamento di questa materia. Lo studio delle materie umanistiche sta perdendo centralità nel nostro paese con pesanti effetti dal punto di vista delle capacità linguistiche dei ragazzi: come osserva Carnero, la letteratura ci educa a interpretare il mondo attraverso il linguaggio, e dunque a comprendere il linguaggio del mondo, se ci priviamo di questa esperienza affrontiamo l’esistenza privi di un mezzo fondamentale per decifrare la realtà. Lo studioso affronta il tema dei libri di testo, tracciando una storia dei manuali di letteratura in Italia da Francesco De Sanctis ai più recenti esperimenti di multimediali, quella della lezione frontale e offre varie idee per una didattica della lettura. Un libro utile e documentato che parla agli appassionati di letteratura e non solo agli insegnanti.

Tra le altre cose, insegnare letteratura significa educare l’immaginario dei ragazzi e aiutarli a sollevarsi dall’appiattimento conformistico di pensieri, concetti, modelli e slogan veicolati dalla comunicazione mediatica e social: un mondo diverso è possibile; non dobbiamo accettare necessariamente ciò che è dato. La letteratura può entrare in competizione (e uscirne vincente) con gli altri “influencer”, favorendo una lettura critica (e non passiva) delle odierne mitologie di massa.

Roberto Carnero è professore a contratto di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Verona. Critico letterario per diverse testate (tra cui Avvenire e Il Sole 24 Ore), per Giunti TVP – Treccani è autore, con Giuseppe Iannaccone, di una fortunata storia della letteratura italiana con antologia di testi, disponibile in due versioni: Al cuore della letteratura (6 volumi) e I colori della letteratura (3 volumi). Con Bompiani ha pubblicato Morire per le idee. Vita letteraria di Pier Paolo Pasolini, Lo scrittore giovane. Pier Vittorio Tondelli e la nuova narrativa italiana e Il bel viaggio. Insegnare letteratura alla Generazione Z. Ha curato inoltre Verso la cuna del mondo di Guido Gozzano e Essi pensano ad altro di Silvio D’Arzo.

Piero Dorfles, giornalista e critico letterario, lavora in Rai da quarant'anni, ha curato diversi programmi radiofonici e televisivi, tra i quali Il baco del millennio e La banda. Ha affiancato Patrizio Roversi e Neri Marcoré nella fortunata trasmissione televisiva Per un pugno di libri. Ha scritto saggi dedicati al mondo della comunicazione come Carosello, Guardando all'Italia e l'Atlante della radio e della televisione, e un pamphlet in difesa della cultura, Il ritorno del dinosauro. Tra i suoi libri ricordiamo I cento libri che rendono più ricca la nostra vita e Le palline di zucchero della Fata Turchina. Indagine su Pinocchio.