Convegno Stelline Biblioteche 2021

Convegno Stelline Biblioteche 2021

XXVI edizione

29 Set 2021 > 30 Set 2021
Convegno Stelline Biblioteche 2021
Il 29 e 30 settembre a Palazzo Stelline a Milano l’ultima tappa del Convegno Stelline Biblioteche, la prima in presenza. Molti gli ospiti internazionali. In apertura, i dati della ricerca sulla percezione della biblioteca da parte degli utenti. Dopo Torino, Napoli e Firenze, il Convegno Stelline Biblioteche “torna a casa”: il 29 e 30 settembre sarà il prestigioso Palazzo Stelline a ospitare il principale evento nazionale di formazione e incontro dedicato ai bibliotecari, rinnovando così un appuntamento giunto alla sua ventiseiesima edizione.

Grazie alle mutate condizioni sanitarie, il Convegno si terrà in duplice forma: sarà infatti in presenza, con la possibilità di essere partecipato integralmente anche a distanza, grazie alla piattaforma dedicata.

Al centro del Convegno, un nuovo modello di biblioteca, capace di integrare le attività tradizionali con nuovi servizi on e off line richiesti dalle fasce giovani e adulte della popolazione: da laboratori e corsi al gaming, dal wi fi gratuito agli eventi. Un modello capace di generare un forte impatto sociale sul territorio, come emerge dall’indagine che verrà presentata la mattina del 29, “La biblioteca per te”, promossa da Rete delle reti in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e con la direzione scientifica di BIBLAB - Laboratorio di biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche dell’Università di Roma Sapienza. L’indagine, che sarà presentata da Chiara Faggiolani, ha coinvolto più di 67.000 persone, con una somministrazione
di questionari su tutto il territorio nazionale durata quattro mesi.

A introdurre il Convegno sarà lo scrittore e direttore del Salone del Libro di Torino Nicola Lagioia, con una riflessione sull’impatto che il Covid-19 ha avuto e sta avendo sulla lettura. Molte, tra i relatori, le presenze internazionali, a conferma che il “rinascimento delle biblioteche”, fil rouge del convegno, è obiettivo condiviso e le strategie per ripartire, dopo la cesura rappresentata dalla pandemia, sono in molti casi replicabili anche in contesti territoriali differenti. Non solo: proprio la spinta alla digitalizzazione degli archivi, conseguente alla pandemia, sembra essere alla base di un'accelerazione nello sviluppo di collezioni più condivise, “facilitate”, ottimizzate e pluralizzate, come afferma Lorcan Dempsey, vice presidente di OCLC (Online
Computer Library Center).

La prima giornata ospiterà anche un confronto tra i rappresentanti delle biblioteche europee aderenti al Progetto NewComer finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea con l’obiettivo di creare di una rete globale di biblioteche che si riconoscono nella biblioteconomia di comunità. Alla sessione, coordinata da Ilona Kish, Project manager di "Public libraries 2030", interverranno: Erik Boekesteijn - Royal Library the Netherland Cubiss; Hannelore Vogt - Cologne City Library; Maja Vunšek - Kranj City Library; Vladana Pillerová - National Library Czech Republic; Kirstine Bruun, Jannik Mulvad - Aarhus Libraries DOKK1; Gianni Stefanini - CSBNO. David Lankes si collegherà dagli Stati Uniti durante il panel per dialogare con i rappresentanti del Progetto NewComer e con i bibliotecari italiani. E dal taglio trans-nazionale sarà anche il focus sugli adolescenti della sessione “Primo piano sulla lettura”, realizzata con il coordinamento scientifico del Sistema bibliotecario di Milano, Città creativa dell’Unesco per la letteratura, e la collaborazione di Editrice Bibliografica. Nella sessione coordinata da Stefano Parise, Direttore Area Biblioteche Comune di Milano a un’introduzione di Giovanni Solimine, dell’Università La Sapienza di Roma (Adolescenti: fuga dalla lettura? Sguardo internazionale e ipotesi interpretative), seguiranno le esperienze da Norvegia,  Regno Unito, Polonia e Spagna.
Massimo Belotti, Direttore scientifico del Convegno e direttore di Biblioteche oggi:

Perché un rinascimento delle biblioteche abbia luogo serve una loro attivazione su tutto il territorio nazionale e serve uno scambio continuo e proficuo tra idee e modelli di gestione anche a livello internazionale. Da qui l’idea di un convegno in più tappe, di cui quella milanese è l’ultima e decisiva. Vuole, infatti, essere occasione per fare il punto su quanto abbiamo fatto finora e quanto resta da fare – anche ispirandosi a innovative esperienze europee e americane - perché le nostre biblioteche siano vere piattaforme da cui fruire di un’offerta culturale ampia e adatta a pubblici differenti, così da poter essere veri presidi sociali sul territorio.

.