Alessandro Zignani: Beethoven, il grande attuale

Una nuova interpretazione della vita e delle opere di Beethoven

Le biografie di Ludwig van Beethoven sono innumerevoli, come innumerevoli sono i cliché che abitano alcune di esse, a cominciare dall’esasperazione dei «caratteri romantici» della sua personalità e dall’appropriazione nazionalistica della sua figura e della sua musica.

Alessandro Zignani ha scritto Ludwig van Beethoven. Una nuova interpretazione della vita e delle opere (Zecchini Editore, 2020), che, tra gli obiettivi che si pone, ha proprio quello di confutare quei luoghi comuni e di ricondurre Beethoven alla sua vera natura, riesaminandone le partiture, le fonti biografiche, le scelte politiche, gli interessi filosofici e letterari, e aprendo l’orizzonte sulla sua dimensione politica, spesso dimenticata. Nel libro, anche la tradizionale ripartizione della musica di Beethoven in tre periodi è oggetto di polemica: Zignani la contesta fortemente, ritenendola riduttiva di una complessità, “che cresce attraverso il suo divenire”.

La prima parte del testo è organizzata attorno alla biografia, una biografia che parte, però, dalle esperienze culturali di Beethoven e dagli incontri che fa, cercando di interpretare la realtà attraverso i “perché” e non i “che cosa”, attraverso la cause e le loro conseguenze.
Vita, musica e pensiero, infatti, sono strettamente intrecciati in Beethoven. Il tradimento degli ideali repubblicani e rivoluzionari da parte di Napoleone segnò il limite alla sua aspirazione ad una pace universale. Beethoven, da allora, “trovò nella musica la via della trascendenza”, vivendo la propria esistenza come progressione verso l'assoluto.

Beethoven è un compositore diverso da tutti gli altri. Un compositore che parla agli uomini e parla di utopie, di speranze, di possibilità di cambiare la realtà. […] La sua musica non è semplicemente un gioco di suoni o un’arte; è proprio, quasi, una specie di bandiera sotto cui gli uomini possono unirsi per sperare in un avvenire migliore
Alessandro Zignani

Lungo l’intero libro aleggia l’Allegoria di Prometeo, il titano che rubò il fuoco, il logos, agli Dei per donarlo all’uomo e che per questo fu punito da Zeus. Incatenato a una rupe ai confini del mondo, esposto alle intemperie, con un'aquila che, ogni giorno, gli squarcia il petto e gli dilania il fegato, Prometeo arriva, gradualmente, all’indifferenza verso il proprio tormento e verso ogni destino. Allo stesso modo, secondo Alessandro Zignani, Beethoven attraversa le tre Età che individua nella sua vicenda creativa.

L’Età della Integrazione è il ‘pathos’, il vissuto di cui si alimenta la sua opera; l’Età della Lotta è il ‘logos’, la tensione sempre più dolorosa verso la Forma compiuta. L’ultima Età, che chiamo della Trascendenza, è quell’ascesi oltre il tempo dell’individuo che è sempre qualità dell’ ‘ethos’, quando si sublima in filantropico ‘eros’
Alessandro Zignani


Alessandro Zignani è scrittore, musicologo e germanista. Ha pubblicato romanzi, monografie e saggi musicologici, vinto numerosi premi letterari e fondato la compagnia “Il Teatro delle Ombre” con la quale ha messo in scena testi dedicati a Schubert, Mahler, Beethoven e Debussy, secondo un progetto innovativo di divulgazione musicale. Ha tradotto Nietzsche, Schopenhauer, Trakl, e i poeti del Nibelungslied. Insegna Storia della Musica al Conservatorio di Como.

Beethoven è il grande attuale, l’unico compositore, insieme a Bach, che non ha tempo. Perché la nostra cultura, la nostra storia successiva, si è basata sugli ideali di Beethoven.
Alessandro Zignani


Alessandro Zignani, Ludwig van Beethoven. Una nuova interpretazione della vita e delle opere
Editore: Zecchini, Varese
Anno di edizione: 2020
Pagine: 320 brossura