"M" come Morricone
La musica concreta
Pierre Schaeffer e Pierre Henry, ingegneri e compositori contemporaneamente, si sono caratterizzati perl’uso di suoni tratti dalla vita. Una macchina che passa, per loro è un suono buonissimo, che, trattato elettronicamente, a diverse altezze […] e con tante manipolazioni […] dà loro un materiale sonoro allo stato semplice […]. Da lì, poi, loro hanno preso questi suoni e li hanno rivalutati con loro invenzione e con la loro fantasia
Ennio Morricone
Ennio Morricone si diploma in tromba all’età di diciotto anni (1946) e, nel 1954, in Composizione, dopo un percorso di studi che lo vede allievo di Goffredo Petrassi. Parallelamente alla scrittura “colta”, c’è quella di arrangiatore per la RAI e per la RCA Italia e, a partire dal 1961, quella per il cinema.
Nel 1967, Morricone aderisce a Nuova Consonanza e al suo Gruppo d’Improvvisazione. La sua produzione di musica assoluta comprende circa cento partiture, composte dal 1946 al 2020. Tra le altre: Concerto per Orchestra n.1 (1957); Frammenti di Eros (1985); Cantata per L’Europa (1988); UT, per tromba, archi e percussioni (1991); Ombra di lontana presenza (1997); Sicilo ed altri frammenti (2007); Vuoto d’anima piena (2008).
Nuova Consonanza
Mario Bertoncini, Mauro Bortolotti, Aldo Clementi, Antonio De Blasio, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Daniele Paris e Francesco Pennisi fondano, intorno al 1959, Nuova Consonanza, un’associazione che si prefigge lo scopo, soprattutto per mezzo di una regolare attività concertistica, di far conoscere la musica colta contemporanea. Il nome, che allude all´esigenza di aggiornamento permanente e al desiderio di valorizzare le avanguardie europee, viene suggerito loro da Alberto Pironti, critico e storico della musica, che, con Mario Bortolotto, nel 1966, avrebbe dato vita alla celebre rivista “Lo spettatore musicale”.
Ad ospitare la prima iniziativa pubblica di Nuova Consonanza è il Ridotto del Teatro Eliseo di Roma. È il 2 marzo 1962, quando musicisti e appassionati si riuniscono in quella sala per ascoltare lavori di Herbert Eimert, Karlheinz Stockhausen, Gottfried Michael Koenig, György Ligeti, Herbert Brün, Mauricio Kagel, Josef Anton Riedl e Franco Evangelisti, che introduce anche la serata con una conferenza dal titolo Dieci anni di musica elettronica: un punto.È stato costituito a Roma il gruppo Nuova Consonanza […], in considerazione della rilevata carenza delle organizzazioni ufficiali, che non solo mancano al compito di porsi a guida della vita musicale contemporanea, ma chiudono, per espressa disposizione, ogni sbocco per la musica più impegnata. Nuova Consonanza vuole promuovere attraverso le sue manifestazioni (esecuzioni, conferenze, dibattiti, etc.) la conoscenza più viva di tale musica e riuscire quindi da stimolante per un ampio pubblico
Dalla presentazione del gruppo, comparsa nel numero del 24 febbraio 1962 de ‘Il Punto della Settimana’
Tra i membri del movimento, nato attorno alla rivista "Ordini”, non c’è una granitica uniformità di pensiero: sono personalità musicalmente anche molto discordanti, che condividono, però, un duplice intento: svecchiare la musica in Italia e diffondere la musica contemporanea anche tra i giovani e nelle realtà più periferiche.
All’inizio, le attività di Nuova Consonanza sono contraddistinte più da appassionate discussioni teoriche (il fenomeno aleatorio, la sinergia tra le diverse espressioni artistiche, l’attenzione per le nuove tecnologie elettroniche) che da una programmazione concertistica regolare, che prende il via, invece, nel 1963, coinvolgendo, oltre a quelli del primo appuntamento romano e agli stessi fondatori del gruppo, personaggi come Luigi Nono, Luciano Berio, Bruno Maderna, Dieter Schnebel, Niccolò Castiglioni, Franco Donatoni, Sylvano Bussotti.
All’attività concertistica si affianca, comunque e sempre, quella di riflessione: Mario Bortolotto, Pierre Boulez, Massimo Cacciari, Diego Carpitella, Enrico Fubini, Emilio Garroni, Francesco Giannattasio, Michel Imberty, Heinz Klaus Metzger, Luigi Pestalozza, Karlheinz Stockhausen e altri musicologi, musicisti e filosofi pubblicano testi originali, editi da Nuova Consonanza.
Il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza
Nuova Consonanza dà vita anche a numerose filiazioni. Quella di maggior rilievo è, probabilmente, il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (GINC), che nasce nel 1964 per volontà di Franco Evangelisti. Il compositore romano coinvolge nel progetto anche diversi musicisti stranieri: Larry Austin, John Eaton, John Heineman, Roland Kayn, William O. Smith, Ivan Vandor.
Il GINC, oltre a essere l´unico gruppo di improvvisazione formato esclusivamente da compositori-esecutori, ribalta l´asserzione base dell´opera aperta (l´esecutore che diventa compositore), trasformando il compositore in esecutore, per mezzo di una fusione permanente tra l´atto della scrittura e quello del suonare.In alcune conferenze tenute a Brema e Amburgo nel 1959, epoca in cui si scatenò la famosa polemica sulla validità dell´opera aperta, parlai dei limiti che questa portava in sé e della possibilità dei suoi ultimi sviluppi. Dovendo l´interprete completare nell´esecuzione gli schemi che il compositore forniva, io dissi, sarebbe stato necessario l´avvento di un nuovo tipo di esecutore che fosse anche compositore, in modo che potesse legare certi elementi musicali che, in esecuzioni date da interpreti di tipo tradizionale, vengono resi schiavi da una prassi che tale tipo di esecutore porta con sé. […]
Franco Evangelisti
Nel 1967, a Evangelisti, Heineman e Kayn (gli altri hanno abbandonato il gruppo) si uniscono Mario Bertoncini, Walter Branchi, Ennio Morricone e Ivan Vandor. L’anno successivo, con l’arrivo di Macchi e l’uscita di Kayn, il GINC si presenta nella formazione che lo condurrà alla sua fase di massima espansione e fama.