Vita e opere di Modest Petrovič Musorgskij

Il fratello del popolo

Uomo esistenzialmente tormentato, affetto da disturbi della psiche, dedito all’abuso di alcolici - che lo avrebbero condotto prematuramente alla morte - Modest Petrovič Musorgskij nasce a Karevo (Pskov) nel marzo 1839. Il padre è un ricco proprietario terriero e l’infanzia di Modest trascorre tra villaggi, steppe, laghi, foreste. La prima musica che conosce è quella delle canzoni popolari che gli canta la balia. Dopo aver studiato alla scuola "Pietro e Paolo" di Pietroburgo, il padre lo instrada, giovanissimo, alla carriera militare, ma Modest continua anche lo studio del pianoforte, intrapreso, con la madre, fin dalla prima infanzia. A Pietroburgo, il suo Maestro è Anton Herke, allora il più famoso insegnante della città.

Il 1856 è l’anno della svolta per il diciassettenne Musorgskij, che, lasciata la scuola militare della Guardia e ormai promosso ufficiale di fanteria, decide di dedicarsi esclusivamente alla musica. Conosce il compositore Aleksandr Sergeevič Dargomyžskij, che lo introduce nell’ambiente musicale della capitale imperiale, mettendolo in contatto con il gruppo di musicisti, che, qualche anno dopo, assieme a lui, avrebbe dato vita al Gruppo dei Cinque, la Scuola Nazionale di Pietroburgo in netta opposizione con la tendenza occidentalizzante di Mosca, rappresentata da Pëtr Il'ič Čajkovskij. Del Gruppo faranno parte Cezar' Kjui, Aleksandr Borodin, Milij Balakirev e Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov. Balakirev sarà il suo maestro di composizione.

Non erano neppure professionisti della musica, questi giovani che l'amore dell'arte strappava a poco a poco alle loro carriere di funzionari statali, di militari. Qualcuno, come Borodin, era medico e scienziato, e filantropico benefattore degli umili. Diffidavano della dottrina musicale, veicolo di retorica e di pedanteria; disprezzavano l’arte fine a se stessa, che non fosse strumento d'una missione sociale; odiavano l'opera straniera […], i grandi virtuosi del canto […], e più ancora odiavano i musicisti russi che si aprivano alla tradizione dotta occidentale. Accettavano soltanto i maggiori romantici, Schumann, Berlioz, Liszt e Chopin, per la loro idealistica esaltazione del popolo, per la loro forza rivoluzionaria nell'arte. Del resto si trinceravano in un nazionalismo cocciuto e impenetrabile alla Dostoevskij; lavoravano per sé e per il loro popolo, persuasi che nessuno, in Europa, lo può capire. Cercavano soprattutto la verità: verità nella declamazione e intonazione musicale della parola, verità nell'interpretazione della natura e della storia russe
Massimo Mila

Nel 1861, l’abolizione della servitù della gleba comporta gravi difficoltà economiche al musicista e alla sua famiglia, già gravata dalla morte del padre, tanto da costringerlo a trasferirsi in campagna per poter condurre una vita meno dispendiosa. 

Il ritorno al contesto agreste rimette Musorgskij a contatto diretto con le tradizioni popolari musicali e coreutiche dell’infanzia, che influenzeranno decisamente la sua attività creativa.

Voglio non solo conoscere il popolo, ma del tutto affratellarmi ad esso
Modest Petrovič Musorgskij

Nel 1863, a causa di nuove e più gravi ristrettezze economiche accetta un impiego presso un ufficio governativo, che lascerà quattro anni dopo, riprendendo a tempo pieno l’attività di compositore e concertista. Nel frattempo, la morte della madre, con cui aveva sempre avuto un rapporto fusionale, spinge Musorgskij a un consumo sempre più frequente dell’alcol, che lo conduce a un rapido decadimento fisico e alla morte, avvenuta a San Pietroburgo, nel marzo 1881.

Musorgskij appartenne senza esitazioni all’ala sinistra della cultura russa, e in piena lealtà [...] Ma la sua ‘democrazia’ a ben guardare consisteva semplicemente nel fatto che era innamorato dell’uomo russo, fino al contadino e al miserabile, e voleva ritrarlo com’era, rompendo quelle barriere che le forme consacrate della vita e dell’arte opponevano al contatto diretto. Nella sua arte non c’è alcuna diana di riscossa politica, alcun ‘impegno’: se non quello di far affiorare alla coscienza della cultura e dell’arte i finora esclusi. Ne deriva che il suo atteggiamento non è mai moralistico. Musorgskij rappresenta, non giudica’
Fedele d’Amico


Le opere

1852 Polka Porte-enseigne
1856 Han d'Islande
1857 Souvenir d'enfance per pianoforte
1857 La notte di San Giovanni
1858 Scherzo in si bemolle maggiore per orchestra
1858 Scherzo in si bemolle maggiore Riduzione per pianoforte
1858 Sonata in mi bemolle maggiore per pianoforte
1858 Sonata in fa diesis minore per pianoforte
1858 Scherzo in do diesis minore per pianoforte Prima versione
1858 Dimmi perché per voce e pianoforte
1858 La bramosia del mio cuore per voce e pianoforte
1858 L'ora spensierata per voce e pianoforte - Prima versione
1858 – 1860 Edipo ad Atene Musica di scena
1859 La marcia di Samil per tenore, basso, coro e orchestra
1859 Impromptu passionné per pianoforte
1859 Ein Kinderscherz (Il gattino nell'angolo) per pianoforte - Prima versione
1859 L'ora spensierata per voce e pianoforte - Seconda versione
1859 La tomba Quadro musicale per voce e pianoforte
1860 Cosa sono le parole d'amore per te? per voce e pianoforte - Prima versione
1860 Ein Kinderscherz (Il gattino nell'angolo) per pianoforte - Seconda versione
1860 Preludium in modo classico per pianoforte
1860 – 1861 Alla marcia notturna
1860 – 1861 Sonata in do maggiore per pianoforte
1860 – 1867 La notte di San Giovanni sul Monte Calvo poema sinfonico
1861 Intermezzo in modo classico per pianoforte
1861 Menuet monstre per pianoforte
1862 Scherzo di una Sonata in re maggiore
1862 Scherzo di una Sonata in re maggiore
1863 Ho molti palazzi e giardini per voce e pianoforte
1863 Re Saul per voce e pianoforte
1863 Se ci incontrassimo ancora per voce e pianoforte
1863 – 1866 Cosa sono le parole d'amore per te? per voce e pianoforte - Seconda versione
1863 – 1866 Salambô Opera in 4 atti e 7 quadri
1864 La tempesta per voce e pianoforte
1864 La notte per voce e pianoforte - Prima versione
1864 Callistrato per voce e pianoforte
1865 Ricordi dell'infanzia per pianoforte
1865 Duma per pianoforte su un tema di V. A. Loginov
1865 La Capricieuse per pianoforte su un tema di L. Heyden
1865 Preghiera per voce e pianoforte
1865 Il proscritto Recitativo per voce e pianoforte
1865 Ninna nanna o Berceuse del contadino per voce e pianoforte
1866 La piccola per voce e pianoforte
1866 Il desiderio per voce e pianoforte
1866 Dalle mie lacrime per voce e pianoforte
1866 Savisna per voce e pianoforte
1866 Tu, vecchio ubriacone per voce e pianoforte
1866 Il seminarista per voce e pianoforte
1866 Sul Dnepr per voce e pianoforte - Prima versione
1867 Intermezzo symphonique in modo classico Versione per pianoforte
1867 Intermezzo simphonique in modo classico in si minore Versione per orchestra
1867 Podibrad di Boemia Schizzo di poema sinfonico
1867 La disfatta di Sennacherib Cantata in mi bemolle minore per coro e orchestra - Prima versione
1867 Canto ebraico per voce e pianoforte
1867 La gazza Scherzo per voce e pianoforte
1867 La raccolta dei funghi per voce e pianoforte
1867 La festa Favola per voce e pianoforte
1867 Il pezzente per voce e pianoforte
1867 Il montone Storia profana per voce e pianoforte
1867 Il classico Satira per voce e pianoforte
1867 Lungo il Don per voce e pianoforte
1868 Il matrimonio Opera in quattro atti (completato solo il I°)
1868 La notte per voce e orchestra - Seconda versione
1868 L'orfanello per voce e pianoforte
1868 La Berceuse di Eremuska per voce e pianoforte
1868 Canzone infantile per voce e pianoforte
1868 – 1869 Boris Godunov Opera lirica in 7 quadri - Prima versione
1868 La camera dei bambini Ciclo di sette canti per voce e pianoforte
1870 Il bracciante Opera lirica
1870 Il teatrino della fiera (Rayok) per voce e pianoforte
1871 Canto della sera per voce e pianoforte
1871 – 1872 Boris Godunov Opera lirica in 4 atti e 9 quadri - Seconda versione
1872 Mlada Opera-balletto, scene per il II e il III atto in collaborazione con Rimskij-Korsakov, Borodin e Cui
1872 – 1880 Kovanshcina Dramma musicale popolare in 5 atti
1874 La disfatta di Sennacherib in mi bemolle minore per coro e orchestra - Seconda versione
1874 Quadri da un'esposizione per pianoforte (alla memoria di Viktor Hartmann)
1874 Senza sole Sei canti per voce e pianoforte
1874 Il dimenticato Ballata per voce e pianoforte
1874 Morte crudele Epitaffio per voce e pianoforte
1874 La montagna di ortiche Satira per voce e pianoforte
1874 – 1877 Jesus Navin (o Josua) per contralto, baritono, coro e pianoforte
1874 – 1880 La fiera di Sorocintsy Opera lirica
1875 La sfinge per voce e pianoforte
1875 – 1877 Canti e danze della morte per voce e pianoforte
1877 Visione per voce e pianoforte
1878 circa Il pellegrino per voce e pianoforte
1879 Tempesta sul Mar Nero Fantasia per pianoforte
1879 Sulle rive meridionali di Crimea Due pezzi per pianoforte
1879 Sul Dnepr per voce e pianoforte - Seconda versione
1879 La canzone della pulce (canto di Mefistofele nella cantina di Auerbach)  per voce e pianoforte
1880 Pugachovshchina Abbozzo di un'opera lirica
1880 La presa di Kars Marcia trionfale per orchestra
1880 Suite transcaucasica per arpa, pianoforte e orchestra
1880 Vocalizzi per coro femminile a 3 voci o per voci bianche
1880 Cinque Canti popolari russi per coro maschile a cappella
1880 Meditazione Foglio d'album per pianoforte
1880 Una lacrima
1880 circa Al villaggio, «quasi Fantasia» per pianoforte
1880 Scena della fiera Riduzione per pianoforte dall'opera La fiera di Sorocintsy
1880 Gopak di Merry Lads Riduzione per pianoforte dall’opera La fiera di Sorocintsy