Si è tenuta a Gubbio dal 24 al 28 settembre l'undicesima edizione del Festival del Medioevo. Il tema scelto quest'anno è stato Il viaggio. Pellegrini, viandanti, esploratori. Nell’anno del Giubileo, il Festival ha voluto affrontare il pregiudizio di un’epoca a torto considerata come “immobile” ma caratterizzata invece da spostamenti incessanti e continui scambi di merci, conoscenze e culture. Il viaggio come metafora della vita. Epiche migrazioni di popoli, imperi nomadi e corti itineranti. Viaggi della fede e pellegrinaggi armati. Mappe e labirinti. Terre promesse e montagne sacre. Mercanti e fuorilegge, “clerici vagantes” e giullari, cavalieri ed emarginati, fuggiaschi, spie e missionari capaci di affrontare lunghe distanze per terre e per mari. Verso nuovi orizzonti o lungo cammini divenuti leggendari. Nel segno della sete di conoscenza e dell’avventura, alla scoperta di “forestieri” temuti o ammirati, in terre ignote, dal lontano Oriente, alle sperdute e fredde lande del Nord, dai deserti dell’Asia centrale all’Africa misteriosa. Più di cento i protagonisti di questa edizione: storici, scrittori, scienziati, filosofi, architetti e giornalisti che hanno raccontato il Medioevo in movimento grazie ad appassionanti lezioni di storia. Perché viaggiare, allora come oggi, è sempre stato un modo per cambiare il mondo e per cambiare noi stessi. La manifestazione gode del patrocinio scientifico dell’Istituto storico italiano per il Medioevo (ISIME), della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI) e dell'Associazione Italiana di Public History (AIPH). Con il patrocinio istituzionale della Regione Umbria, del Gruppo Azione Locale Alta Umbria (GAL), della Camera di Commercio dell’Umbria e della Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus Umanitaria e Culturale.
Rai Cultura presenta uno Speciale interamente dedicato all'evento, con interviste a chi l'ha ideato e organizzato e ad alcuni degli ospiti presenti quest'anno.