La satira secondo Alighiero Noschese

I Tritaeccellenze - primo capitolo

Video Player is loading.
Duration -:-
Tipo di Streaming LIVE
 
1x
    • Capitolo
    • descriptions off, selected
    Caricato: 0%
    00:00:00
    Caricato: 0.00%
    Orario attuale 0:00
    Tempo rimanente -:-
      • Senza sottotitoli, selected
      Next Episode
      CONTINUA A GUARDARE
      VAI AL VIDEO SUCCESSIVO
      Prossimi Video

      Highlights

        Audio
        Sottotitoli
        Velocità
        Qualità
        Vuoi interrompere la riproduzione?
        Se il programma che stai guardando non è più in onda, la funzione Restart non sarà più disponibile.
        Pause
        Pubblicità (0 di 0): 0
        Un'inchiesta del 1976 di Luciano Michetti Ricci affronta il tema della satira politica in Italia attraverso l'analisi del suo sviluppo nei vari settori della comunicazione: l'avanspettacolo, la televisione, la carta stampata e la radio. Ne esce un quadro molto eterogeneo sotto tanti punti di vista, da cui emerge soprattutto uno stallo generale in tutti i settori presi in considerazione. In questa prima parte interviene a parlare di satira il più grande imitatore di tutti i tempi, Alighiero Noschese, il primo a portare la satira in televisione. Aspirante giornalista e praticante nel Giornale Radio diretto da Vittorio Veltroni, quasi subito capisce la sua grande propensione per l’imitazione, che comincia a realizzare prima a teatro e poi in televisione. Pare che lo studio per ogni suo personaggio sia sempre stato minuzioso. Addirittura si serviva di un registratore a due piste per incidere la voce da imitare e la sua, così da poterle confrontare e renderle più simili possibili.

         In questa prima parte interviene a parlare di satira il più grande imitatore di tutti i tempi, Alighiero Noschese, il primo a portare la satira in televisione

        In questa intervista Noschese ricostruisce i suoi personaggi a partire dal presidente Giovanni Leone, suo professore ai tempi dell’università, raccontando aneddoti e curiosità degli incontri avuti con le “vittime” autentiche delle sue imitazioni. Nell'intervista sottolinea come nel fare satira sia fondamentale l’equilibrio, senza esagerazioni per nessuna delle parti in causa.

        Condividi