Una gara di solidarietà

Firenze 4 novembre 1966

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        All'indomani della terribile alluvione del 4 novembre, Firenze si ritrova ricoperta da una coltre di fango. L'acqua ha trasportato velocemente di tutto, facendo saltare fognature, pozzi neri e depositi di carburante presenti in città. Per ripulire tutto e tornare alla normalità si profilano duri ed estenuanti mesi di lavoro. Inizia una vera e propria guerra contro il fango. Scope e spazzoloni si impregnano risultando da subito inutilizzabili. La gente allora si inventa di tutto da attrezzi con legni inchiodati a piccolo ruspe artigianali fino ad utilizzare recipienti di ogni genere. I fiorentini nonostante il momento drammatico non perdono la loro tradizionale ironia, confermata dalle tante insegne che appaiano in tutta la città: "Oggi grande ribasso, prezzi sott'acqua", "Dalla mota al consumatore", "Stoffa non restringibile. E' stata già bagnata", "Oggi niente arrosto, soltanto umido", "Il titolare è andato ai bagni". Il 7 novembre arriva a supporto della popolazione un reggimento dell'esercito, anch'esso sprovvisto di abiti e attrezzi adeguati alla situazione. Si rende sempre più evidente la necessità di mezzi pesanti e il sindaco Piero Bargellini lancia lo slogan "Più ruspe e meno ministri!". Dopo circa quindici giorni di pulizia di strade e piazze arriva il momento di affrontare il fango nella "Firenze sotteranea" di cantine, magazzini e garage. Questa volta però la città non è più sola, migliaia di giovani, di loro iniziativa, pagandosi il viaggio o facendo l'autostop sono giunti da tutta l'Italia e l'Europa. Si mettono a disposizione per spalare il fango dalle case, ripuliscono le biblioteche, danno una mano alle famiglie in difficoltà. Solo a Firenze se ne contano circa duemila.

        Vengono definiti "Gli angeli del fango" e così ne descrive l'instancabile lavoro compiuto il sindaco Bargellini: "Dormivano per terra, in conventi o in palazzi gentilizi e all'alba scendevano per le strade, con gli attrezzi sulle spalle, cantando inni e canzoni"


        Le telecamere del Telegiornale, quindici giorni dopo la tragedia, raccontano il lavoro estenuante dei volontari, attraverso emozionanti testimonianze nel Tv7 L'occasione di Firenzeche riproponiamo qui, buona visione!

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