Il Canale di Suez

17 novembre 1869

Il 17 novembre 1869, dopo dieci anni di lavori, è inaugurato, in Egitto, il Canale di Suez. Il giorno successivo passano per il canale ben diciotto navi, sulle quali viaggiano i grandi nomi dell’epoca; l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, il principe reale di Prussia e i rappresentanti dei principali regnanti d’Europa. L’imperatore di Francia Napoleone III, principale finanziatore dell’opera, è assente ma mi sa fa rappresentare dalla moglie, l’imperatrice Eugenia. Con una navigazione di soli 116 chilometri, il canale permette di raggiungere il Mar Rosso al Mediterraneo, senza circumnavigare l'Africa.

Per celebrare la sua inaugurazione, il governo egiziano commissionerà a Giuseppe Verdi, un’opera teatrale. Nel dicembre del 1871, al teatro dell’opera Cairo, verrà presentata in prima mondiale, l’Aida

Non è l’unica presenza italiana, è stato infatti l’ingegnere Luigi Negrelli a disegnare il progetto. Italiano, ma con cittadinanza austriaca, essendo nato in Trentino all’epoca sotto dominio degli Asburgo, testimonia il fatto che furono proprio gli austriaci i primi a interessarsi all’opera.
Sono però i francesi a realizzare il Canale. L’imprenditore e diplomatico transalpino Ferdinand-Marie Lesseps, che legherà il suo nome anche al canale di Panama, il 7 novembre 1854  si reca ad Alessandria per andare a salutare il suo vecchio amico Said Pascià, recentemente divenuto viceré d'Egitto. Il 30 dello stesso mese viene firmata la concessione che autorizza l’opera. Il successore di Said, Ismail Pascià, potenzierà ulteriormente i lavori, perché vede nel canale la migliore occasione per la modernizzazione del paese.
Per finanziare il progetto i Francesi danno vita a una società per azioni: la Compagnia del Canale di Suez.
Nel 1875 a causa di gravissima crisi finanziaria in cui è precipitato il Paese nordafricano, Ismail Pascià è obbligato a cedere alcune quote di proprietà del Canale al governo britannico, che inizia così un’occupazione politica ed economica dell'Egitto.
In Egitto si confrontano due politiche coloniali fra loro antitetiche. Quella francese, tesa a una occupazione più massiccia e pervasiva, creando una vera e propria assimilazione con la madre patria, e quella britannica che fa leva sulle élites locali, per mantenere il controllo del territorio. Dal confronto uscirà vincitore l’impero Britannico. Nel 1882 il Regno Unito prende di fatto possesso dell'Egitto, ma l’amministrazione del Canale continua a essere duplice. Le restanti quote ancora in mano agli Egiziani, sono acquisite dai britannici, che si trovano così a controllare il 49% della società e, per 74 anni, la compagnia viene gestita congiuntamente da britannici e francesi. Nel 1956 il presidente egiziano Nasser ne decide la nazionalizzazione. Ne segue la crisi di Suez, che si concluderà con la definitiva uscita di scena di Francia e Inghilterra, ormai ex potenze coloniali. Da questo momento il canale diventa oggetto di contesa tra Egitto e Israele, provocando la Guerra dei sei giorni, nel 1967, e la Guerra del Kippur, del 1973.

Riproponiamo qui una puntata del programma Passato e Presente che ricostruisce la storia e le vicende del Canale di Suez.