Zeri e la collezione Perkins di Assisi

A tu per tu con l'opera d'arte, 1988

La catalogazione era per Zeri strumento fondamentale di conoscenza e tutela. Torna in maniera costante lungo tutta la sua carriera, l’attenzione alla salvaguardia del patrimonio artistico per cui, importanti musei e collezionisti di tutto il mondo, gli commissionarono studi finalizzati alla pubblicazione di cataloghi scientifici

Dai cataloghi compilati negli anni Cinquanta per le grandi collezioni romane (Galleria Spada, 1954; Galleria Pallavicini, 1959), a quelli dei dipinti italiani conservati in musei americani (Metropolitan di New York, 1971-86; Walters Art Gallery di Baltimora, 1976), fino a quelli di prestigiose raccolte private (Alberto Saibene, Vittorio Cini, Frederick Mason Perkins), l'occhio insuperabile del conoscitore non ha conosciuto confini. 
Tratto dalla serie di Franco Simongini, A tu per tu con l'opera d'arte, questa puntata dedicata alla Collezione Mason Perkins di Assisi, fu realizzata in occasione del libro redatto da Zeri ed editato quello stesso anno da Allemandi (La collezione Federico Mason Perkins, Federico Zeri, 1988, Torino). 
Tra un sorriso, una battuta e una sagace allusione, Zeri racconta la storia del bizzarro americano Frederick Mason Perkins (1874-1955), nato da genitori inglesi e cresciuto in Cina, dove questi erano missionari. 
Protestante, Perkins studiò presso una scuola di Gesuiti, aveva un grande talento musicale e seguì corsi di perfezionamento in pianoforte in Europa, nelle rinomate università di Lipsia e Dresda. 
Approdato in Italia, Perkins iniziò a collezionare tavole e tele, girando per i piccoli centri della penisola centrale, ricerche e rinvenimenti che lo studioso riportava nelle riviste d'arte specializzate dell'epoca.

Perkins divenne ben presto mercante d'arte, oltre a conoscitore esperto e collezionista. Ebbe dei clienti molto ricchi, miliardari americani per i quali faceva da intermediario per l'acquisto di importanti opere

Zeri, che lo aveva sempre guardato con interesse, qui racconta che intrattenne con lui una corrispondenza epistolare un po' curiosa attraverso cartoline postali. Da anziano infatti, convertito al cattolicesimo, Zeri ricorda che Perkins divenne molto tirchio e dunque, "risparmiava sui francobolli".
In Italia, il giovane Perkins colse il mito della prima storiografia cinquecentesca del Vasari.

Per questi anglosassoni curiosamente, la cultura, l'arte e il paesaggio italiano si limitavano alla Toscana, anzi, si limitavano a Firenze e a Siena il resto non esisteva !
Federico Zeri

Per Zeri, Perkins era un conoscitore profondo nella scoperta di testi figurativi del Tre Quattrocento senese, su di lui aveva vigilato Bernard Berenson, altro personaggio molto stimato dallo studioso (Viaggio intorno alla mia casa, I parte). Secondo Zeri, l'americano era anche un abile mercante d'arte che comprava e vendeva da privati. 
Zeri racconta la storia di una collezione di cinquantasette opere lasciate da Perkins, non allo Stato italiano, ma al Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, città dove l'uomo aveva casa a piazza del Vescovado con Irene Vavasour Elder, seconda moglie, sposata nel 1913, anche lei appassionata di arte. Prima di trasferirsi ad Assisi, Perkins era abitato anche a Roma e a Siena. 

Durante la seconda guerra mondiale, Perkins fu imprigionato a Perugia e la collezione sequestrata. Delle centotrentatre opere, diciotto furono requisite dai tedeschi nel 1944 e alla fine della guerra, soltanto quattro tornarono al legittimo proprietario

Fu allora che, per salvaguardare l'integrità della collezione, Perkins ormai anziano, prese contatti con il padre custode del Sacro Convento di Assisi per donare la collezione ai Frati dopo la sua morte.
La strepitosa raccolta, che dal 1986 trovava posto nella Sala Rossa del Museo Tesoro di San Francesco, accanto alla Basilica, è composta da importanti tavole, quasi tutte del Tre Quattrocento e qualcuna del primo Cinquecento. 
Da Pietro Lorenzetti, Lorenzo Monaco, il Sassetta, Beato Angelico, Taddeo di Bartolo, Lorenzo di Niccolò, il Maestro di San Martino, fino a delle scoperte strane e rarissime, come una serie di tavole antisemite del Quattrocento che raccontano la Leggenda della Croce.

APPROFONDIMENTO
I musei di Federico Zeri (Fondazione Federico Zeri, Bologna)
La collezione Mason Perkins di Assisi raccontata da Federico Zeri con un intervento di Giacomo Alberto Calogero

FOTO DI COPERTINA 
Dettaglio tavola di Andrea Di Bartolo