Nadia Fusini. L'utopia della convivenza

Il ruolo della cultura

La scrittrice Nadia Fusini, intervistata al Festival della Filosofia di Modena del 2016, parla dell'utopia della convivenza pacifica. Se l’idea di una convivenza pacifica con l’altro è un’utopia, dobbiamo almeno aspirare a raggiungere una situazione di accettazione dell’altro, cosa che ognuno forse cerca di fare nella sua propria esistenza. In fondo innamorarsi di un altro è accettarlo vicino a noi e chi ci riesce sicuramente vive un’esistenza più piena e più ricca

La cultura in generale serve a educare la nostra mente all’idea dell’accettazione dell’altro, la cultura è anche entrare in contatto con altre voci, altre lingue, altri paesi, è un miglioramento della capacità di vivere.



Nadia Fusini è professoressa di Critica letteraria e Letterature comparate presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Collabora alle pagine culturali de «La Repubblica». Anglista di formazione e specialista dell’opera di Shakespeare, ha dedicato numerosi lavori critici e storici a figure di primo piano della letteratura e del pensiero femminile. Ha tradotto classici di lingua inglese come Shakespeare, Keats, Beckett e segnatamente Virginia Woolf (per la sua traduzione de Le onde ha ottenuto nel 1995 il Premio Mondello). Tra i suoi libri recenti: Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare (Milano 2010); La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (Milano 2012); Hannah e le altre (Torino 2013); Vivere nella tempesta (Torino 2016). 

 

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