Ivano Dionigi. Imparare ad apprendere

La funzione della scuola

Ivano Dionigi, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2018 - Verità, parla di educazione e della reale funzione della scuola. 

Cicerone nelle Tuscolane dice che Socrate ha richiamato la filosofia dal cielo e l'ha portata in terra, l'ha introdotta nelle città, nei costumi degli uomini, per parlare di loro, del bene e del male: la filosofia è la cosa più concreta del mondo, ma noi ne abbiamo fatto una questione di iniziati, di mestieranti.

La scuola è un campo dinamico, magnetico dove interagiscono diverse forze, noi oggi parliamo di saperi trasversali, ma già i greci già parlavano di paideia circolare, completa.

Il rettore di Harvard venticinque anni fa scrisse una lettera agli studenti dicendo: se credete di venire ad Harvard per imparare una tecnica, un mestiere lasciate perdere, sprecate soldi, perché vi prepareremmo per delle tecniche o per un mestiere che poi non esisteranno più. Perché dovete venire ad  Harvard allora? Per imparare ad imparare. La scuola deve dare i fondamentali. 


Ivano Dionigi è professore di Lingua e Letteratura latina all’Università di Bologna e direttore del Centro studi “La permanenza del classico”. Attualmente Presidente del Consorzio Almalaurea, è stato Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 2009 al 2015. La sua ricerca si è orientata su molteplici versanti; recentemente ha lavorato sulla fortuna dei classici nella letteratura e nella cultura italiana moderna e contemporanea, fornendo anche traduzioni d’autore, in particolare di Lucrezio e Seneca. Tra le sue pubblicazioni: Lucrezio, De rerum natura (Milano 1990); Poeti tradotti e traduttori poeti (Bologna 2004); Lucrezio. Le parole e le cose (Bologna 2005); Il presente non basta. La lezione del latino (Milano 2016).

 

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