Silvia Andreoli. Il potere della fiaba 

L'antico racconto della vita 

Nel video Silvia Andreoli parla della fiaba, un genere letterario ingiustamente considerato minore. Nelle fiabe l’autore quasi mai esiste oppure quando c’è spesso riferisce di aver trovato un manoscritto anonimo, perché la fiaba è nata orale come una forma di condivisione che rendeva protagonisti tutti quelli che la raccontavano. 

La fiaba come genere narrativo ha un livello letterario elevatissimo, sia le antiche fiabe più note, sia quelle contemporanee. Lo stesso Murakami Haruki ha scritto delle piccole fiabe. I grandi romanzieri entrano nella fiaba con la stessa forza con cui entrano nella narrative, ma con una maggiore libertà, come se pensassero di venire ascoltati. 

Letta a voce alta la fiaba ha un potere di creare qualcosa di simile a quello che sia crea ai concerti, è un grandissimo anfibio culturale dalle straordinarie potenzialità e in qualche modo la fiaba si autoprotegge per mantenere la stessa lievità di chi parla della vita e alla vita dalla notte dei tempi.



Silvia Andreoli è nata a Verona, ha studiato a Milano e ha scelto Parigi come città in cui nascondersi per scrivere. Ha esordito giovanissima nel 2004 con Malvina (La Tartaruga) e nel 2005 con Busserò per prendere la notte (Baldini&Castoldi), poi ha preso una pausa di riflessione e studio per tornare nel 2018 con il romanzo Nera come una fiaba (Morellini Editore). Suoi racconti sono presenti nelle antologie Lettere alla madre (2018) e Lettere al padre (2020).