Eugenio Montale: infanzia e formazione

Un ritratto con interviste all'autore

Ossi di seppia (1925) è la prima raccolta poetica di Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 - Milano, 12 settembre 1981), premio Nobel per la letteratura nel 1975. Eugenio Montale non aveva neppure vent’anni quando la scrisse. Questo filmato ricostruisce gli inizi del poeta muovendo dai luoghi dell’infanzia e della prima giovinezza: la casa in cui nacque, ultimo di sei figli di un’agiata famiglia della media borghesia, la villa a Monterosso, nelle Cinque Terre, dove era solito trascorrere le vacanze estive, e poi ancora la scuola elementare presso i Barnabiti, poco frequentata per via della salute malferma che lo costringeva a lunghi periodi di assenza, e l’istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele, dove si diplomò con buoni voti nel 1915. A quell’epoca, il suo interesse letterario era già vivissimo, benché frutto di una formazione essenzialmente da autodidatta, nutrita, tra l’altro, dalla passione per il melodramma e dallo studio delle lingue straniere. Ebbe un sodalizio culturale con la sorella Marianna, che nutriva i suoi stessi interessi per la letteratura.

 Meriggiare pallido e assorto
 presso un rovente muro d’orto,
 ascoltare tra i pruni e gli sterpi
 schiocchi di merli, frusci di serpi.
 
 Nelle crepe del suolo o su la veccia
 spiar le file di rosse formiche
 ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
 a sommo di minuscole biche.
 
 Osservare tra frondi il palpitare
 lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
 di cicale dai calvi picchi.
 
 E andando nel sole che abbaglia
 sentire con triste meraviglia
 com’è tutta la vita e il suo travaglio
 in questo seguitare una muraglia
 che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

 

Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è stato uno dei più importanti poeti italiani del Novecento, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1975. Dopo l'infanzia in Liguria, il giovane poeta è nella Torino di Gobetti, poi a Firenze, dove dirige il Gabinetto Vieusseux, in seguito lavora come redattore al Corriere della sera. Nel '67 è nominato senatore, nel '75 riceve il Premio Nobel. Muore nel 1981. Le sei raccolte di Montale sono: Ossi di seppia (1925), Le occasioni (1939), La bufera ed altro (1956), Satura (1971), Diario del '71 e del '72 (1974), Quaderno di quattro anni (1977), e contengono una poesia che, partendo dal vero, aspira ad essere prosa, senza però mai diventarlo, per la sua connaturata tensione alla musicalità. Dal punto di vista del contenuto, emerge in Montale il valore insopprimibile dell'esistenza, espresso dal paesaggio ligure, così come le figure di donne amate e protettrici, temi a cui si accompagna la convinzione che lo "stoicismo morale" sia la sola ricetta contro un destino negativo a tutti i livelli, anche politico e civile.