Giuseppe Pontiggia si racconta

Tra scacchi e libri

Un ampio autoritratto di Giuseppe Pontiggia realizzato per il programma Scrittori per un anno. Si parla di scacchi, di sogni, di studio, di scrittura, di lettura, di scuola, di ricordi. Pontiggia mostra il suo studio e la sua biblioteca che contiene ventottomila libri: "la presenza dei libri è qualcosa di vivo", sostiene qui.

Le ore destinate alla lettura sono sempre troppo poche per questa voracità smisurata che io ho per la lettura. Durante il giorno leggo molto, sempre meno di quello che vorrei. Ho un rimpianto per tutti i libri che non ho letto e non potrò leggere, faccio delle incursioni dentro i libri per avere come la percezione di un paesaggio.

Giuseppe Pontiggia nasce a Como il 25 settembre 1934. A diciassette anni, ultimato il Liceo classico, inizia a lavorare in banca. Prende parte fin dalla fondazione (1956) alla redazione del Verri, rivista d'avanguardia diretta da Luciano Anceschi, che pubblica nel 1959, nei suoi "Quaderni", La morte in banca insieme con cinque racconti. Nello stesso anno si laurea all'Università Cattolica di Milano con una tesi sulla tecnica narrativa di Italo Svevo. Lasciata la banca nel 1961, si dedica all'insegnamento serale: l'ampio tempo libero gli consente di approfondire letture, interessi ed esperienze in molteplici direzioni. A metà degli anni Sessanta inizia la collaborazione con Adelphi - con cui pubblica nel 1968 L'arte della fuga, e in seguito con Mondadori - per cui cura, sin dal primo numero nel 1961,  l'Almanacco dello Specchio. Svolge attività saggistica e critica, occupandosi di autori classici e di moderni e contemporanei e negli anni Novanta dà vita a una scuola di scrittura creativa. Giuseppe Pontiggia muore a Milano il  27 giugno 2003. Nel 1978 pubblica il suo terzo romanzo Il giocatore invisibile cui seguono: Il raggio d’ombra (1983); La grande sera (1989); Vite di uomini non illustri (1994); Nati due volte (2000); Prima persona (2002); Il residence delle ombre cinesi (2003 - postumo).Tra le raccolte di saggi vanno ricordati: Il giardino delle Esperidi (1984); Le sabbie immobili (1991); L’isola volante (1996); I contemporanei del futuro. Viaggio nei classici (1998). Muore a Milano il 27 giugno 2003.