Paolo Nelli, Il terzo giorno
La prima indagine del commissario Colasette
“E lei invece,” comincia Bercalli come a riprendere un discorso lasciato in sospeso, “perché uno come lei è entrato nella polizia?.” “Uno come lei,” ripete Colasette. Se mai scrivesse un’autobiografia l’intitolerebbe così, Uno come lei. Quante volte le persone si sono rivolte a lui in quel modo. Uno come lei dovrebbe… non dovrebbe… è sprecato… merita di più… uno come lei. “Le interessa davvero?” Si limita a chiedere. “Lei è un uomo e io una donna, quindi ho la fortuna di essere geneticamente più predisposta all’intelligenza. Questo a parte, in lei vedo molte cose simili a me.” “Con una quindicina di anni di meno.” “Una ventina,” puntualizza Bercalli. “Ma ha così paura dell’età?” “Preferirei avere la sua. Colpa di una poesia. Da ragazzo ho letto una poesia di Pasolini. Leggere Pasolini in seminario. Curioso, no? Una faccenda di studenti e poliziotti, borghesi e proletari. E mi è entrato in testa che dovevo diventare poliziotto.”
Paolo Nelli, nato nel 1968, vive a Londra. Ha fatto diversi lavori e ora insegna Lingua e Cultura italiana al King’s College London. Ha pubblicato racconti e romanzi, tra i quali il suo primo La fabbrica di paraurti (1999), e il suo ultimo Trattato di economia affettiva, uscito nel 2018 per La nave di Teseo. È tra i fondatori e organizzatori del FILL, Festival of Italian Literature in London.