Chiara Stefani, storica dell’arte (Ministero della Cultura) e responsabile della collezione dell’Ottocento presso per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, in questo Speciale presenta, in breve, cinque opere di pittori italiani, più o meno noti, conservate nella prestigiosa collezione: i dipinti, Bosco di Fontainebleau (1874), dell’abruzzese Giuseppe Palizzi (1812–1888), Le tentazioni di Sant’Antonio (1878), del napoletano Domenico Morelli (1823-1901), Il Voto (1883), dell’abruzzese Francesco Paolo Michetti (1851-1929), il dittico Diana di Efeso e gli schiavi e La Gorgone e gli eroi (1895-1899), del romano Giulio Aristide Sartorio (1860-1932) e il gruppo scultoreo I Saturnali (1888–1899), di Ernesto Biondi (1854–1917).
Si tratta di cinque capolavori della storia dell’arte, cinque opere che esemplificano temi e linguaggi del Secondo Ottocento italiano e che mettono in luce un’ampia varietà di suggestioni, ricerche nate e sviluppate in un contesto sociale e culturale per nulla isolato, anzi, in diretto contatto con le tante correnti dell’avanguardia europea, dai Preraffaelliti inglesi, alla stagione del Realismo e dell’Impressionismo francese, fino al Simbolismo nordico fin de siècle.
Sono tutti artisti che viaggiarono verso Parigi, il nuovo centro dell’arte, dove esposero ed ebbero fortuna; Palizzi vi trascorse la vita, soggiornando a Fontainebleau, la nota foresta che divenne soggetto della moderna pittura di paesaggio. E non solo, Sartorio andò ad insegnare alla Scuola d’Arte di Weimar dal granduca Carlo Alessandro di Sassonia, immergendosi nell’ambiente cosmopolita degli archeologi e dei cultori di antichità gravitante intorno a figure come Arnold Böcklin e Franz von Lenbach.
Una curiosità. Questi diversi artisti formati nella salda tradizione artistica italiana, ancora dominata dall'Accademia, furono animati da spirito di modernità e pertanto, usarono il nuovo mezzo fotografico per la loro documentazione; nel caso di Michetti, invece, l'artista ne sperimentò anche le allora inedite possibilità espressive.
Rai Cultura ringrazia la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma per la gentile collaborazione