Pio La Torre nasce il 24 dicembre 1927, ad Altarello di Badia, una borgata periferica di Palermo ai piedi di Monreale. A diciotto anni da studente universitario di ingegneria, nel 1945, si iscrive al Pci (Partito comunista italiano), militando nel movimento giovanile e contribuendo all'apertura di alcune sezioni in quartieri popolari della città. Sin da subito spicca il suo interesse per i problemi legati al lavoro agricolo, nel 1947 infatti riceve la nomina di segretario della Confederterra-Cgil. In tre anni arriva a dirigere il movimento per l'occupazione delle terre del Corleonese, finendo anche in carcere per diciotto mesi insieme ad altre centinaia di contadini. La sua azione però non si arresta, pochi anni e assume la carica di segretario regionale della Cgil. Nel frattempo La Torre continua a seguire le sorti della sua città e della sua amata regione, ricoprendo l'incarico di consigliere comunale di Palermo dal 1952 al 1960 e di deputato all'assemblea regionale siciliana dal 1963 al 1971. All'interno del Partito Comunista Italiano nel 1960 entra a fare parte della Direzione centrale, mentre già da due anni ricopre ricopre la carica di segretario regionale. A fine anni Sessanta viene chiamato a Roma come viceresponsabile della sezione agraria e della sezione meridionale del partito. Nel 1972 il salto definitvo alla politica nazionale: viene eletto deputato nella circoscrizione di Palermo, rimanendo per tre legislature. Anche la sua attività parlamentare è caratterizzata da un grande dinamismo: prende parte alle Commissioni Bilancio e programmazione, Agricoltura e Foreste e a quella per l'esercizio dei poteri di controllo sulla programmazione e sull'attuazione degli interventi ordinari e straordinari del Mezzogiorno. Nessuno come lui conosce in prima persona il fenomeno mafioso, per questo è fondamentale la sua presenza nella Commissione parlamentare antimafia, di cui è autore insieme tra gli altri al giudice Cesare Terranova, della relazione di minoranza, un caposaldo della lotta contro la mafia. Ed è da questa esperienza parlamentare che nasce la sua rivoluzionaria proposta di legge, che per prima ha previsto il reato di associazione di stampo mafioso e la confisca dei beni dei condannati. Pio La Torre viene ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982 a Palermo insieme al suo autista Rosario Di Salvo, mentre in macchina si reca alla sede del partito. Il Parlamento approverà la legge da lui elaborata dopo la sua morte, il 13 dicembre, con il nome di Legge Rognoni-La Torre.
A quarant'anni dall'assassinio Rai Cultura presenta questo Speciale a lui dedicato per ricostruirne la vita e la sua attività politica attraverso filmati d’epoca, interviste, materiali fotografici esclusivi e testimonianze di chi più da vicino lo ha conosciuto.