Amatissima da lettrici e lettori di tutte le età, Dacia Maraini ha una lunga carriera di scrittrice, giornalista, attivista dei diritti delle donne, ed è stata varie volte candidata al Nobel per la letteratura.
Nasce a Fiesole il 13 novembre 1936. La madre, Topazia, pittrice, appartiene a un’antica famiglia siciliana; il padre, Fosco Maraini, è etnologo e scrittore di fama. Nel 1938 la famiglia si trasferisce in Giappone per uno studio del padre su una popolazione in via di estinzione; nel 1943 il governo giapponese interna i Maraini insieme alle tre figlie in un campo di concentramento a Tokyo perché non aderiscono alla Repubblica di Salò. Rientrati in Italia, si trasferiscono in Sicilia. A 18 anni Dacia va a vivere a Roma con il padre, dove si mantiene come archivista, segretaria e giornalista. Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, cui seguono l'anno successivo L’etica del malessere (con cui ottiene il Premio Internazionale degli Editori Formentor) e A memoria (1967). Fonda, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane. A Roma incontra Alberto Moravia, che nel 1962 lascia la moglie e scrittrice Elsa Morante. Nel 1973 fonda, con Lù Leone, Francesca Pansa, Maricla Boggio e altre, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto solamente da donne. Nel 1972 pubblica Memorie di una ladra; Monica Vitti ne ricava uno dei suoi film più riusciti. L’anno successivo esce Donna in guerra, poi tradotto, come quasi tutti i suoi libri, in molte lingue. Nel 1980 è la volta di Storia di Piera, scritto in collaborazione con Piera degli Esposti: Marco Ferreri ne fa un film con Marcello Mastroianni. Sempre degli anni Ottanta sono i romanzi Il treno per Helsinki (1984) e Isolina (1985), la storia di una ragazza a cavallo tra Otto e Novecento. Nel 1990 esce La lunga vita di Marianna Ucrìa, accolto positivamente dalla critica e dal pubblico e vincitore del premio Supercampiello. Nel 1993 viene pubblicato Bagheria, un viaggio autobiografico nei luoghi d’infanzia; e Cercando Emma, che ripercorre la vicenda del romanzo Madame Bovary di Flaubert. Nel 1994 Voci offre una nuova interpretazione sul tema della violenza sulle donne. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell'infanzia sono ancora al centro delle sue opere successive: il breve saggio sulla modernità e sull’aborto Un clandestino a bordo (1996) e il libro-intervista E tu chi eri? (1998). Del 1999 è il libro di racconti Buio, che narra la violenza sull'infanzia in dodici storie e vince il premio Strega. Il romanzo del 1997 Dolce per te descrive ricordi dell’amore di una donna matura per un giovane violinista; Se amando troppo (1998) raccoglie le poesie di Dacia Maraini scritte tra 1966 e il 1998. Tra il 2000 e il 2001 vengono pubblicati: Amata scrittura, Fare teatro 1966-2000 (che raccoglie quasi tutte le sue opere teatrali) e La nave per Kobe (in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone). La letteratura, la famiglia e il mistero del corpo sono i temi principali di Colomba (2004). Degli ultimi anni sono invece la raccolta di articoli I giorni di Antigone (2006) e il saggio Il gioco dell'universo (2007) di cui è coautrice insieme al padre. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Il treno dell'ultima notte, nel 2009 la raccolta di racconti La ragazza di via Maqueda, nel 2010 La seduzione dell'altrove, nel 2011 La grande festa, nel 2012 L'amore rubato. Del 2014 è Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (Rizzoli); del 2015 La bambina e il sognatore (Rizzoli), mentre è del 2016 Se un personaggio bussa alla mia porta (Rai Eri). Altri suoi libri: Tre donne (Rizzoli 2017); Corpo felice (Rizzoli, 2018), Trio (Rizzoli, 2020), Una rivoluzione gentile (Rizzoli, 2021), Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia (Rizzoli, 2023).