La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione
Articolo 9 della Costituzione Italiana
Nel 1975, Giulia Maria Crespi da vita al Fondo Ambiente Italiano, oggi conosciuto come FAI, una fondazione senza scopo di lucro - sul modello del National Trust inglese - che tutela e valorizza il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Il gesto della Crespi era l'inizio di una missione già sancita dai nostri padri costituenti con l'articolo 9 della Costituzione.
Speciale Il Fai ieri e oggi, dedica la prima parte (Il FAI Ieri) alla protagonista di questa avvincente storia, che nei primi trent'anni circa, impronta l'ambizioso progetto del FAI su principi civici, etici e morali connessi alla salvaguardia di luoghi e beni patrimoniali.
La seconda parte delle Speciale (Il FAI oggi), è dedicata alla figura dell'attuale Presidente, l'archeologo e studioso Andrea Carandini, nonché a una serie di luoghi importanti del FAI fra cui quelli del censimento dei Luoghi del Cuore 2019.
Principale attività del FAI, è la cura attraverso il restauro e la valorizzazione, di luoghi che il Fondo riceve da donazioni, eredità o anche in sola gestione. Boschi, coste, parchi, giardini, castelli, dimore storiche, ville, abbazie, ma anche piccoli beni di valore identitario, come un’edicola storica o un'antica barberia di città. Oggi il FAI è impegnato ad aumentare il numero e la varietà dei Beni, facendo in modo che siano presenti in ogni regione, in particolare al Sud e nelle principali città come Roma.
Fin dalla sua nascita, il FAI ha dimostrato concretezza e coerenza, nel trasformare le idee in azioni efficaci, in gesti che rispecchiano la fedeltà a convinzioni fattibili. Per questo, negli anni il FAI si è mosso con libertà di pensiero e azione, indipendente da politica, religioni e ideologie.
La collaborazione con la società civile e le istituzioni, a livello locale e nazionale, garantisce al FAI anche la viva presenza nei grandi dibattiti sull’ambiente. Il FAI infatti, valorizza e restaura i propri Beni con criteri di sostenibilità affinché siano i Beni stessi a produrre le risorse necessarie al funzionamento di impatto zero.
Il FAI opera perché i luoghi siano sempre attivi come leve nei contesti culturali, sociali ed economici nei quali sono inseriti. I Beni FAI fungono da centri di relazioni, vere e proprie comunità strutturate di volontari, delegazioni e gruppi che, grazie alla loro presenza nel territorio, progettano esperienze per soddisfare desideri e aspettative differenti delle persone.
Il FAI avvicina la gente a tesori sia di valore riconosciuto, sia potenziale. Lo strumento del censimento nazionale che ogni anno il FAI indice per I Luoghi del Cuore, è esempio di come l'organizzazione renda protagonista il suo pubblico che ad oggi, ha votato ben 119 siti per i quali sono stati varati interventi. Educazione e tutela, sono alla base dei grandi eventi FAI di sensibilizzazione e coinvolgimento attivo. Le storiche Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, le Sere FAI d’Estate, le Mattinate FAI d’Inverno e le attività specifiche rivolte agli studenti come Fai Scuola, rientrano nella filosofia ispirata dalla fondatrice, del FAI: l'Ozio Operoso", ossia coltivare un tempo libero di qualità dedicato ad accrescere le proprie passioni o a crearne di nuove.